Oggi, 11 aprile 2025, i prezzi dei carburanti in Campania mostrano una situazione variegata. La benzina si attesta a 1.741 euro al litro, mentre il gasolio è disponibile a 1.628 euro. Per chi utilizza GPL, il prezzo è di 0.687 euro, mentre il metano si trova a 1.435 euro. Questi valori riflettono le dinamiche di mercato e le componenti fiscali che influenzano il costo finale per i consumatori.
Il prezzo dei carburanti in Campania
Ultimo aggiornamento: 11 aprile 2025
TIPOLOGIA | EROGAZIONE | PREZZO MEDIO |
---|---|---|
Benzina | SELF | 1.741 |
Gasolio | SELF | 1.628 |
GPL | SERVITO | 0.687 |
Metano | SERVITO | 1.435 |
Come si compone il costo dei carburanti
Il prezzo della benzina è composto da diverse componenti, di cui la più significativa è quella fiscale, che rappresenta circa il 58% del prezzo finale. Questa componente include le accise e l’imposta sul valore aggiunto (IVA), che incidono notevolmente sul costo che i consumatori devono affrontare. La restante parte, pari al 42%, è rappresentata dalla componente industriale, che si suddivide ulteriormente in costo della materia prima e margine lordo. Il costo della materia prima, che incide per circa il 30% del prezzo, è influenzato dalle quotazioni internazionali del petrolio e dall’andamento del cambio euro/dollaro. Il margine lordo, pari al 12%, è la parte sulla quale gli operatori possono intervenire per modificare il prezzo alla pompa, a seconda delle dinamiche di mercato e della concorrenza. Questa struttura complessa del prezzo della benzina rende evidente come le fluttuazioni internazionali e le politiche fiscali nazionali possano avere un impatto diretto sui costi sostenuti dai consumatori.
Per quanto riguarda il gasolio, la situazione è leggermente diversa. La componente fiscale rappresenta circa il 45% del prezzo finale, mentre quella industriale arriva al 55%. Anche in questo caso, il costo della materia prima incide notevolmente, rappresentando il 45% del prezzo e subendo l’influenza delle quotazioni internazionali e del cambio euro/dollaro. Il margine, che vale il 10% del prezzo, è l’unica parte sulla quale gli operatori possono agire per modificare il prezzo alla pompa. Questo margine è cruciale, poiché consente ai distributori di adattare i prezzi in base alla concorrenza e alle variazioni del mercato. La combinazione di queste componenti rende il prezzo del gasolio un elemento chiave per il bilancio delle famiglie e delle imprese, specialmente in un contesto economico in continua evoluzione.
fonte: https://www.mimit.gov.it/it/prezzo-medio-carburanti/regioni