Notizie

Audi blocca le sue auto, decisione drastica contro i dazi Usa

Audi è tra i brand premium che ha deciso di rispondere alla politica di Trump contro le importazioni. È arrivato un messaggio chiaro che non lascerà sereni i dipendenti del costruttore tedesco. Audi ha scelto di trattenere le auto arrivate nei porti statunitensi, dopo il 2 aprile, a causa della tariffa del 25% sui veicoli stranieri.

Un portavoce del marchio teutonico, come annunciato da Reuters, ha confermato la scelta che era stata inviata, in una nota, ai concessionari e riportata dalla rivista commerciale americana Automotive News. Le Audi, sbarcate negli Usa dopo il 2 aprile, saranno temporaneamente bloccate nei porti e non consegnate ai concessionari. I rivenditori potranno solo commercializzare le auto rimanenti. Si parla di 37.000 esemplari che non sono toccati dai nuovi dazi e possono essere vendute senza sovrattasse.

Caos dazi

Dal 3 aprile 2025 tutti i veicoli che vengono importati negli Stati Uniti dovranno sottostare a un dazio doganale aggiuntivo del 25%, oltre al 2,5% base. Una misura estrema imposta da Donald Trump che, silenziosamente, ha dato vita a una guerra commerciale mondiale che potrebbe avere effetti devastanti per le Case produttrici europee. La crisi già stava mettendo a dura prova il Gruppo Volkswagen. Audi ha annunciato di aver registrato, nel 2024, un utile di 4,2 miliardi di euro, che corrispondono a una perdita degli utili del 33%. Il fatturato è crollato a 64,5 miliardi (-8%). Per fronteggiare la flessione, causata anche da un inaspettato calo di vendite delle auto elettriche, l’azienda di Ingolstadt ha previsto un taglio di 7.500 posti fino al 2029.

Non ci sarebbe potuto essere periodo peggiore per instaurare dei nuovi dazi. Tutta l’industria automobilistica europea è ora coinvolta, Italia compresa. A rischio vi sono decine di migliaia di posti di lavoro. Stellantis è già costretta ai primi licenziamenti. I colossi del Vecchio Continente sono finiti in una morsa tra il Gigante asiatico e gli Stati Uniti, con lo spettro della dead line del 2035 che incombe sui top brand. Trump, forzatamente, sta provando a spingere i costruttori europei ad aprire nuovi impianti sul territorio americano. Audi non ha un proprio stabilimento negli Usa ed è costretta a importare le sue vetture.

La protesta negli Usa

Il crossover di lusso Q5, realizzato dall’Audi dal 2008, è un bestseller in Nord America. È stato il terzo modello, dopo l’Audi A5 e la quarta generazione di A4, a essere elaborato sulla piattaforma Audi MLB. La seconda serie di Q5 ha esordito nel 2018, condividendo la piattaforma Audi MLB Evo con le nuove versioni B9 di A4 e A5. La Q5 viene prodotta in Messico, mentre il resto della gamma arriva in Usa dalle factory in Germania, Ungheria e Slovacchia.

Il Gruppo Volkswagen ha mandato un messaggio ai dealer negli Stati Uniti, come riportato dal Wall Street Journal la scorsa settimana, annunciando costi aggiuntivi. Inoltre, i vertici del marchio di Wolfsburg hanno sospeso la consegna di veicoli via treno dal Messico e dai porti. Non è ancora chiaro a quali prezzi verranno aggiornate le gamme, ma una contrazione sul mercato nordamericano risulterà inevitabile. Da maggio saranno soggette al sovrapprezzo anche 150 categorie di ricambi per auto. Tra una settimana dovrebbero essere annunciati in nuovi prezzi delle vetture del Gruppo Volkswagen negli Stati Uniti.

To top