Uno dei principali dubbi in merito all’uso del monopattino elettrico è relativo al suo utilizzo sotto la pioggia: si può usare o no? E quali accortezze bisogna tenere a mente? Cerchiamo di riepilogare tutte le principali informazioni in questo articolo.
Indice
Considerare l’intensità della pioggia prima di usare il monopattino elettrico
In linea generale, un monopattino elettrico non è il mezzo di trasporto ideale per spostarsi sotto la pioggia o, peggio ancora, sotto un temporale. A prescindere dal grado di resistenza all’acqua del monopattino, il suo utilizzo in condizioni meteorologiche avverse è sconsigliato poiché rappresenta un rischio non indifferente alla sicurezza. Ad esempio, va considerata la ridotta visibilità del conducente ma anche di tutti gli altri utenti della strada, va considerato il rischio di scivolare o di non vedere una buca, magari nascosta sotto ad una pozzanghera, e così via.
Per questo motivo, il primo consiglio è quello di considerare l’intensità della pioggia per valutarne le implicazioni immediate e prevedere l’andamento futuro, anche avvalendosi delle previsioni meteo aggiornate (per quanto non ci sia nessuna previsione esatta in senso assoluto).
Se si tratta di una pioggia sporadica e leggera, le cosiddette due gocce, allora si può anche pensare di potersi spostare, seppur con ancora più attenzione del solito, in monopattino elettrico, ammesso che questo sia resistente all’acqua, ma se la pioggia cresce d’intensità o si aggiungono altri fenomeni come vento forte, temporali, grandine e così via, vi consigliamo caldamente di ripararvi e di non proseguire con la guida. Insomma, il consiglio principale è di essere prudenti e di non muoversi in condizioni avverse e/o di scarsa sicurezza dato che un monopattino non offre protezione in caso di impatto o cadute.
Individuare la resistenza all’acqua (classificazione IP) del monopattino
Ammesso che la pioggia sia leggera e che non crei rischi alla visibilità o all’aderenza delle ruote, bisogna valutare il grado di resistenza all’acqua del monopattino elettrico. Non tutti i modelli, infatti, possono essere guidati sotto la pioggia, anche se di lieve entità. Per valutarlo, bisogna cercare il dato relativo alla classificazione IP sulla scheda tecnica del monopattino o sul suo manuale d’uso.
La classificazione IP si compone di due valori: il primo indica la resistenza a polvere e oggetti solidi mentre il secondo è relativo ai liquidi. Solitamente, quindi, si trovano classificazioni del tipo IP54 o IP67 e così via. Un monopattino, ad esempio, con certificazione IP67 potrà resistere alla pioggia e persino al passaggio su pozzanghere ma solo se per un breve periodo di tempo, mentre altri modelli potrebbero non tollerare nemmeno poche gocce. Ne deriva che, quindi, bisogna comunque informarsi prima di uscire per evitare di trovarsi sotto la pioggia con un monopattino che non risponde ai comandi o che non risulti sufficientemente sicuro.
Ecco i punti chiave della classificazione IP:
Controllare lo stato di usura e la tipologia delle gomme
Le gomme devono essere in buono stato, non devono presentare grossi segni di usura o danni, ad esempio piccole abrasioni o forature. È anche importante che le gomme abbiano delle scanalature in grado di far defluire l’acqua, come avviene per gli pneumatici di moto e auto ma anche di bici e mountain-bike.
Solitamente, i monopattini più moderni possiedono già ruote di questo tipo ma è sempre meglio verificare per evitare il rischio di scivolare sull’asfalto con il cosiddetto aquaplaning.
Preparare il monopattino elettrico e fare manutenzione dopo l’uso sotto la pioggia
Bisogna distinguere la manutenzione preventiva e quella da fare dopo il contatto con pioggia o liquidi. Iniziamo con le indicazioni preliminari: prima di uscire in monopattino, già in linea generale e ancora di più quando si prevede pioggia, bisogna verificare lo stato di usura degli pneumatici, la loro pressione, la funzionalità di tutti i comandi, soprattutto di luci e freni, e accertarsi che non ci siano danni che espongano componenti legati al motore, alla batteria o al sistema elettrico. Difatti, le certificazioni IP hanno un senso se consideriamo un prodotto non danneggiato e quindi integro. In caso contrario, il rischio che la pioggia si insinui dove non deve è più elevato. C’è anche chi consiglia di applicare del grasso al silicone nei punti più esposti e delicati del monopattino ma, per massima sicurezza, vi consigliamo di rivolgervi ad un meccanico specializzato in bici e monopattini elettrici così da fare tutto in modo corretto e di non fare danni.
Dopo l’uscita in monopattino e dopo che questo ha sfortunatamente preso acqua, è fondamentale pulirlo e asciugarlo con cura per evitare che l’acqua possa penetrare in zone che devono rimanere asciutte e per non danneggiare altri elementi, anche banalmente il telaio o la scocca con ruggine, fango, sporco e così via. In base a dove lo riponete, poi, fate in modo che sia adeguatamente ventilato per evitare che si formi della condensa, anche questa non piacevole per la salute dell’elettronica. Meglio ancora se potete rimuovere la batteria (se si tratta di monopattini con batteria estraibile) e lasciare che si asciughi tutto perfettamente prima di riaccenderlo o di metterlo in carica.
Insomma, è fondamentale anche avere massima accortezza con la parte elettrica dopo che il monopattino è entrato in contatto con l’acqua, si tratta di una questione di sicurezza. In ogni caso, fate sempre riferimento alle indicazioni dei vari manuali d’uso e manutenzione e alle varie normative in vigore.
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