La caduta del regime di Bashar al-Assad in Siria, avvenuta nel giro di pochi giorni e conclusa nella giornata di ieri con la fuga dello stesso Assad in Russia, con tanto di esilo politico, trova spazio anche nelle cronache del mondo dei motori. Il motivo è molto semplice. L’oramai ex dittatore siriano è un appassionato di motori e di supercar e, nel corso degli anni, aveva creato una collezione davvero ricca di modelli. La scoperta, sorprendente, è arrivata in queste ore.
I ribelli, giunti a Damasco, hanno occupato in breve tempo i vari posti di comando, in precedenza controllati dal regime siriano, e hanno anche scoperto il garage di Assad. All’interno di questo garage erano custodite un gran numero di supercar e auto di lusso. Chiaramente, considerando il modo in cui si sono svolti i fatti e la rapida caduta dell’esercito siriano che era stato schierato a difesa di Damasco, negli ultimi giorni non c’è stato il tempo di organizzare il trasferimento delle supercar che, a differenza di Assad, ora a Mosca, resteranno in Siria.
Una collezione da veri appassionati
La passione di Assad per le supercar non era nota al pubblico ma i video pubblicati online dai ribelli, dopo la conquista di Damasco e la scoperta del già citato garage, non lasciano spazio alle interpretazioni. Nel corso degli anni, Assad ha messo su una collezione davvero ricca di modelli. Le riprese effettuate dai ribelli, infatti, mostrano alcune Ferrari oltre che delle Lamborghini ma c’è spazio anche per brand come BMW e Aston Martin oltre che Mercedes e Cadillac. Insomma, tutto il meglio del mondo delle quattro ruote è presente in questo garage. Sembra quasi di vedere la collezione di Bernie Ecclestone appena messa in vendita.
Tutte le supercar sembrano essere in perfette condizioni e, probabilmente, sono state utilizzate pochissimo. Assad potrebbe averle acquistate per puro collezionismo, senza avere l’occasione di “farci un giro” per le strade di Damasco. Sullo sfondo dei video, inoltre, si notano anche SUV di grandi dimensioni e molte auto di rappresentanza, probabilmente utilizzati per gli spostamenti in città dallo stesso Assad oltre che dalle sue guardie, che per anni hanno scortato l’ex dittatore, ora fuggito in Russia con la certezza di non poter mai più rivedere dal vivo la sua collezione.
Quale destino per le supercar?
Al momento, non è chiaro quale sarà il destino della collezione di supercar di Assad. Molto probabilmente, saranno gli stessi ribelli (e in particolare le figure di vertice) a spartirsi questa particolare conquista. Il garage scoperto dai conquistatori di Damasco contiene veicoli dal valore di centinaia di migliaia di euro. La collezione verrà quasi sicuramente suddivisa tra più persone. Bisogna sottolineare, inoltre, che la collezione di supercar di Assad potrebbe non essere limitata al garage scoperto dai ribelli. L’oramai ex dittatore siriano, infatti, dovrebbe avere diversi ben nascosti in giro per il mondo e potrebbe aver giocato d’anticipo, spostando parte delle supercar in un altro Paese, per prevenire un’eventuale perdita del potere come poi effettivamente avvenuto nei giorni scorsi.