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Crisi Maserati, partono le prime accuse in Casa Stellantis

In una fase di crollo di vendite, tra i vertici delle case costruttrici, si generano delle polemiche che possono solo peggiorare una condizione delicata. La Maserati, storicamente, ha alternato momenti d’oro a periodi di stallo. Ora il Tridente è tornato ad infilzarsi con una politica sanguinosa che non sta dando frutti e le accuse mosse dal numero 1 di Stellantis non promettono un futuro migliore. Per ora il brand di lusso emiliano non è in vendita, tuttavia i fatturati in calo, nel 2024, stanno generando malumori ai piani alti.

Il colosso italo-francese non può consentirsi di trainare a lungo un prestigioso marchio che non regala indici positivi. Le vendite di Maserati nel terzo trimestre sono diminuite del 60% rispetto all’anno precedente, con dati annuali in calo di oltre il 58%. La gamma è piuttosto limitata e la strategia di orientare il marchio verso un livello premium non sta pagando. Dopo l’hype iniziale per i nuovi SUV di lusso, la concorrenza ha affilato le armi e la Grecale è scesa nella lista dei desideri dei possibili acquirenti di costose auto a ruote alte.

Numeri critici per Maserati

Già nel 2023 la Maserati non era riuscita a perseguire i suoi obiettivi di vendita. Nei primi 9 mesi dello scorso anno erano state immesse sul mercato circa 20.600 vetture. Facendo un paragone con le 8.600 auto uscite dalle concessionarie, nel 2024, si potrebbe parlare di crollo verticale. I dati stanno incominciando a spaventare i vertici di Stellantis. Il calo del 58,3% sarebbe dovuto, secondo l’amministratore delegato Carlos Tavares, a una serie di fattori che avrebbero impattato sulla produzione. Il CEO di Stellantis ha puntato il dito contro una errata strategia di marketing del marchio del Tridente. Piuttosto che accrescere l’appeal dei prestigiosi modelli in gamma, i concessionari starebbero puntando solo sugli sconti (persino ai dipendenti) nel disperato tentativo di vendere.

Una metodologia che tenderebbe a creare un gioco a ribasso pericoloso che sta offuscando la reputazione della Maserati. Le spedizioni Maserati rimangono significativamente inferiori anno su anno, mentre il 2024 ha visto alcuni importanti nuovi prodotti, in particolare le varianti EV del SUV e delle coupé di lusso – ha affermato l’azienda modenese in un comunicato – Maserati lavorerà con un portafoglio prodotti significativamente ridotto per il breve termine dopo che tre modelli hanno terminato la produzione alla fine del 2023, e quindi un obiettivo principale sarà quello di ridimensionare correttamente i costi per riportarla alla redditività“.

Maserati, scatta il ridimensionamento dei costi

Per ovviare al problema delle mancate vendite Tavares sta applicando una nuova strategia di contenimento delle spese, promuovendo anche qualche volto nuovo nell’organigramma del brand. Maria Conti ha assunto la posizione di Head of Maserati Corse, diventando così la prima donna a guidare le attività sportive della casa automobilistica. Per ora i risultati non sono arrivati nemmeno nel Motorsport, ma per i piani full electric del costruttore emiliano il palcoscenico della Formula E rappresenta un ottimo biglietto da visita.

Per tornare a fare la voce grossa sul mercato la Casa del Tridente dovrà cambiare approccio e svecchiare una gamma oramai troppo ristretta. Il CEO di Stellantis ha attribuito il declino di Maserati allo scarso posizionamento del marchio e agli sconti aggressivi praticati dai concessionari, tuttavia le proposte attuali non sono tutte in linea con i valori storici del costruttore modenese.

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