McLaren ha realizzato una nuova supercar, la W1, che si pone l’obiettivo di spingere in avanti la stirpe delle McLaren “1” come le iconiche McLaren F1 e McLaren P1. Parliamo di una supercar ibrida per tutte le occasioni, adatta alla guida su strada e alla guida in pista ad alte performance.
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Aerodinamica attiva: la McLaren W1 cambia aspetto
Uno degli aspetti chiave della nuova vettura di casa McLaren è l’aerodinamica che, in modo attivo, si adatta alle esigenze stradali e a quelle di gara. Difatti, nel processo di trasformazione dalla modalità Road alla modalità Race si verificano diversi cambiamenti fondamentali: ad esempio, l’altezza di marcia della W1 si abbassa di 37mm all’anteriore e di 17mm al posteriore e le sospensioni vengono irrigidite. La McLaren W1 può contare su dei parafanghi attivi, sia all’anteriore che al posteriore, e sulla McLaren Active Long Tail che si estende fino a 300mm al posteriore per contribuire a generare i 1.000 kg di deportanza disponibili su questa W1.
Gli ingegneri McLaren si sono concentrati sulla combinazione di elevata deportanza e bassa resistenza aerodinamica e sul cosiddetto “effetto suolo”. Stando a quanto si legge sul comunicato ufficiale, la piattaforma aerodinamica della W1 è la più avanzata mai realizzata per una vettura stradale McLaren, frutto di 350 ore di sessioni in galleria del vento con 5000 punti testati.
La base è la monoscocca in Aerocell, sagomata per favorire l’aerodinamica a effetto suolo, con sedili integrati e pedaliera e sterzo regolabili. La W1 offre un numero elevatissimo di elementi aerodinamici attivi, come abbiamo già visto durante la spiegazione sul passaggio dalla modalità Road a quella Race: l’auto cambia forma per adattarsi alle diverse esigenze.
Nel dettaglio, come anticipato prima, uno degli elementi principali è la McLaren Active Long Tail, azionata da quattro motori E, in grado di muoversi verso l’alto e il basso, oltre che all’indietro. Questo elemento funziona anche nelle configurazioni DRS e airbrake, a seconda delle necessità, per contribuire a ottimizzare l’equilibrio aerodinamico.
Sul frontale, l’ala anteriore è azionata da due motori E e lavora in sinergia con quella posteriore e con gli altri elementi per offrire il massimo livello di precisione e performance in base alle varie fasi di guida.
Ma non finisce qui, in quanto anche il design delle sospensioni anteriori contribuisce all’efficienza aerodinamica. Ad esempio, i piloti possono modificare le impostazioni delle sospensioni a seconda del tipo di tracciato: se ondulato e sconnesso per la costante deportanza, oppure se piatto e liscio per l’ottimizzazione dell’effetto suolo.
Motorizzazione ibrida e prestazioni
A livello di motore, troviamo un V8 biturbo da 4 litri MHP-8, abbinato ad un modulo E ad alta densità di potenza per un totale di ben 1275CV. Nel dettaglio, i 928 CV del nuovo motore V8 e i 347 CV del modulo E, insieme alla leggerezza del veicolo (1399kg) offrono un rapporto potenza/peso di 911 CV/tonnellata, il più alto mai raggiunto da una McLaren omologata per la guida su strada. L’auto è a trazione posteriore. La batteria è da ben 1384kWh ed è situata in basso per aiutare con la distribuzione dei pesi e con il baricentro del veicolo. Le celle sono progettate per fornire una rapida erogazione di potenza, utile nei sorpassi e nelle accelerazioni su pista.
Parlando di dati sulle prestazioni, l’accelerazione da 0 a 100km/h richiede 2,7 secondi mentre quella da 0 a 200km/h richiede 5,8 secondi. Infine, l’accelerazione da 0 a 300 km/h può essere raggiunta in circa 12,7 secondi. La velocità massima è di 350km/h. Nonostante l’ibrido sia focalizzato più sulle prestazioni che sull’autonomia, è possibile comunque percorrere un massimo di 2km in modalità totalmente elettrica. Il sistema di gestione della batteria è progettato per mantenere un livello minimo di carica per l’avvio dell’auto, per la retromarcia e come riserva durante i lunghi periodi in cui l’auto resta parcheggiata.
Le modalità di guida influiscono sull’erogazione del motore elettrico, il quale può dare il massimo per un singolo giro, ad esempio un giro di qualifica, oppure fornire energia per un periodo più lungo, ad esempio nella modalità GP. Il tutto, ovviamente, può essere combinato con i boost di potenza, ad esempio per i sorpassi, e con l’opzione DRS in merito all’ala posteriore.
Oltre all’accelerazione e alla potenza, l’attenzione di McLaren è stata rivolta anche alla frenata. La McLaren W1 si arresta da 100 km/h in 29 metri e da 200 km/h in 100 metri. I dischi McLaren Carbon Ceramic Racing+ (MCCR+) sono da 390 mm e presentano uno strato ceramico aggiuntivo per una maggiore durata e per offrire la possibilità di utilizzare pastiglie più aggressive, utili ad aumentare ancora di più l’efficienza della frenata. Anche gli pneumatici sono ottimizzati per la tenuta meccanica e aerodinamica e sono del partner tecnico di McLaren, ovvero Pirelli. All’anteriore troviamo misure 265/35 mentre al posteriore 335/30.
Gli interni della McLaren W1
Una supercar come questa è curata anche negli interni, soprattutto nell’ottimizzazione dell’ergonomia per il pilota. L’abitacolo è spazioso, sia per il pilota che per il passeggero, e la visibilità è assolutamente all’avanguardia. Non manca la tecnologia con lo schermo touch da 8 pollici ad alta risoluzione, centrale, con supporto smartphone.
Disponibilità: solo esemplari limitati
La nuova McLaren W1 verrà prodotta in 399 esemplari, i quali sono tutti già assegnati. Ogni McLaren W1 verrà fornita con una garanzia completa di 4 anni con chilometraggio illimitato (la batteria HV ha una garanzia invece di 6 anni o 75.000km) e con un piano di assistenza incluso, sempre di 4 anni. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito ufficiale McLaren.
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