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Per gli italiani la velocità non è un pericolo, ma il Codice della Strada non perdona

Il rapporto annuale dell’Anas sullo stile di guida degli italiani, presentato nel 2024, offre uno spaccato interessante sul comportamento degli automobilisti nel nostro Paese. Il rapporto, basato su un campione di 4.000 persone e oltre 3.500 osservazioni direttamente su strada, evidenzia qualche tendenza preoccupante ma anche segnali di miglioramento in alcuni ambiti.

Limiti di velocità non rispettati: un problema esteso

Secondo il rapporto, il 51% degli italiani ritiene che non sia rischioso superare i limiti di velocità. Questa percezione errata del rischio rappresenta un problema serio, considerando che l’eccesso di velocità è una delle principali cause di incidenti stradali. Solo il 34,7% degli intervistati ritiene utile rispettare i limiti, mentre il 16,4% pensa che un guidatore esperto possa superarli.

Tra le città italiane, Bari si distingue per l’alto numero di automobilisti indisciplinati, con il 34,6% dei veicoli che superano i limiti di velocità. Torino segue con il 19,7%, mentre Roma si dimostra la città più virtuosa, con un tasso di superamento dei limiti sul Grande Raccordo Anulare compreso tra lo 0,4% e l’1%.

Smartphone alla guida: segnali incoraggianti

Un dato positivo riguarda l’uso dello smartphone al volante, che è diminuito rispetto agli anni precedenti. Il 7,4% degli automobilisti utilizza il telefono durante la guida, contro il 9,6% del 2023 e il 10,3% del 2022. Tuttavia, la fascia di età degli under 40 registra un peggioramento, con il 9,9% che utilizza lo smartphone alla guida, contro il 5,6% degli over 60.

Alcolici e stupefacenti: pericolo sottovalutato

Un dato allarmante emerge dalle risposte sull’uso di alcolici e stupefacenti alla guida. Solo il 72,5% degli intervistati ritiene che siano sempre pericolosi, mentre per l’8,4% sono “irrilevanti alla guida“. Questa sottovalutazione dei rischi legati all’assunzione di sostanze stupefacenti rappresenta un grave pericolo per la sicurezza stradale.

Il Codice della Strada stringe la morsa

Il nuovo Codice della Strada, in via di approvazione definitiva in Parlamento, introduce misure più severe per contrastare i comportamenti pericolosi alla guida. Tra le novità, la “tolleranza zero” per la guida sotto l’effetto di droghe: qualsiasi positività a qualunque tipo di sostanza stupefacente impedirà di guidare. Il nuovo codice mira a ridurre il numero di incidenti mortali sulle strade italiane, che nel 2024 superano i 3.000. Il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, ha definito questa situazione “una strage inaccettabile” e ha ribadito l’importanza di interventi decisi per migliorare la sicurezza stradale.

Il rapporto Anas evidenzia la necessità di investire maggiormente nell’educazione stradale e nella sensibilizzazione sui rischi e i pericoli della guida. Solo il 55,4% degli intervistati ritiene che gli incidenti stradali dipendano da comportamenti errati, il che dimostra una scarsa consapevolezza dei fattori di rischio. L’amministratore delegato di Anas, Aldo Isi, ha sottolineato l’importanza di potenziare gli standard di sicurezza della rete stradale e di promuovere una cultura della sicurezza tra gli automobilisti.

Il rapporto annuale Anas: quali sono le conclusioni

Il rapporto annuale dell’Anas offre un quadro complesso del comportamento degli italiani alla guida. Mentre si registrano miglioramenti nell’uso dello smartphone al volante, la percezione del rischio legato al superamento dei limiti di velocità e all’uso di alcol e droghe rimane preoccupante. Il nuovo Codice della Strada rappresenta un passo importante nella direzione di una maggiore sicurezza stradale, ma è fondamentale affiancare a questo intervento un’azione di educazione e sensibilizzazione capillare.

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