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Addio parabrezza rotto, il nuovo brevetto Mercedes

Mercedes-Benz continua a occupare un ruolo di primo piano nell’innovazione automobilistica. Attraverso delle tecnologie inedite permette di migliorare la sicurezza e l’efficienza dei veicoli, tra queste una promette di ridurre il rischio di rottura del parabrezza causato da oggetti volanti. Anche se mancano delle comunicazioni ufficiali, i dettagli trapelati in merito stanno destando notevole interesse.

Secondo quanto riferisce il portale spagnolo Motor.es, il brevetto descrive un sistema basato su sensori LiDAR e microfoni ad alta potenza. Gli strumenti rilevano in tempo reale oggetti potenzialmente pericolosi, come sassi o detriti. La svolta non si limita a individuare le minacce, bensì ne analizza la velocità, le dimensioni e la traiettoria. In caso di rischio elevato, attiva funzioni come la frenata automatica o l’assistenza al cambio di corsia.

L’idea non è solo quella di prevenire danni. Infatti, una rottura del parabrezza è in grado di compromettere il funzionamento di sistemi ausiliari alla guida basati su telecamere. L’azienda tedesca punta a evitare le criticità sul nascere, con anche una riduzione dei costi di riparazione.

A partire da quali modelli

Il brevetto sembra essere pensato per modelli a partire dalla Classe E. Ciò suggerisce che la Casa intende integrare la tecnologia nei suoi veicoli di fascia superiore. Bocche cucite sui tempi di arrivo. Del resto, brancoliamo ancora nel campo dei rumors; pertanto, occorre attendere delle delucidazioni da parte dei funzionari Mercedes. La dotazione potrebbe anche essere inserita tra gli optional sulle future produzioni di punta. La Classe E gode di un’ottima fama, dettata dall’innovazione e dal comfort. Integrare tale tecnologia ne consoliderebbe il ruolo come standard di protezione. Si tratterebbe di un passo avanti, l’ennesimo, compiuto dal brand di Stoccarda.

Seppur in assenza di conferme dal quartier generale, l’indiscrezione trapelata sul web pare plausibile. Lo suggerisce l’esperienza accumulata dalla compagnia nell’impiego di sensori LiDAR. Il cosiddetto Drive Pilot li sfrutta al fine di monitorare l’ambiente circostante. Parliamo di uno strumento di guida autonoma di livello 3, capace di gestire determinate condizioni di traffico. La collaborazione con realtà del calibro di Luminar ha consentito l’implementazione del LiDAR nei suoi mezzi. Applicare l’idea ai parabrezza costituirebbe un’evoluzione da un lato naturale, ma dall’altro rivoluzionaria. Il ricorso a microfoni avanzati aggiungerebbe precisione e aprirebbe il cammino a ulteriori progressi.

Le incertezze del presente

Nonostante lo sguardo sia rivolto al futuro, Mercedes sta affrontando sfide ardue. L’utile netto nel terzo trimestre del 2024, pari a 1,72 miliardi di euro, è sceso del 53,8%. La competizione globale, soprattutto dei produttori, si fa sempre più accesa, da qui la flessione nella vendita di auto e veicoli commerciali del 3%. Rispetto al 2023, il brand prevede, comunque, un fatturato di poco inferiore.

La situazione le impone di bilanciare gli investimenti in innovazione con l’esigenza di potenziare la forza commerciale attuale. Qualora le speculazioni sulla nuova tecnologia inerente ai parabrezza venisse confermata, saremmo in presenza di un traguardo sulla carta storico. Al di là delle minori spese, il ridotto rischio di rottura si tradurrebbe in una maggiore protezione. Ma prima di festeggiare, occorrerebbe l’ok alla messa in commercio da parte delle istituzioni addette alla sicurezza, in Europa e nel mondo.

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