Con l’arrivo di novembre, si rinnova l’appuntamento mensile con Unrae, per analizzare lo stato di salute del mercato automotive in Italia. In questa intervista esclusiva, con il presidente Michele Crisci, abbiamo affrontato temi di grande attualità: dall’evoluzione del mercato elettrico al posizionamento del nostro Paese in Europa, fino alle proposte per una tassazione incentivante per le flotte aziendali elettriche ed elettrificate, e al nuovo Codice della Strada recentemente esposto dal Ministro Matteo Salvini.
L’elettrico in Italia: una crescita tra luci e ombre
Quali sono le sfide del mercato elettrico?
Il settore delle auto elettriche continua a crescere, ma in Italia si osserva un’adozione più lenta rispetto ad altri Paesi europei. Nonostante gli incentivi statali, l’interesse dei consumatori si scontra ancora con le paure e le perplessità che una nuova tecnologia comporta: un’infrastruttura di ricarica ancora insufficiente, anche se oramai non è più così, costi iniziali elevati, purtroppo un dato di fatto su tutte le realtà merceologiche, e una conoscenza limitata dei vantaggi legati alla mobilità sostenibile, provare per credere è sempre meglio del racconto.
Secondo i dati più recenti dell’UNRAE, le vendite di auto completamente elettriche hanno raggiunto una quota di mercato del 5,7%, un dato incoraggiante ma lontano dagli obiettivi prefissati. Il rallentamento nell’adozione rischia di compromettere i target intermedi di riduzione delle emissioni di CO2 previsti per il 2025, una sfida non solo per il settore, ma anche per le politiche di sostenibilità italiane.
Italia in Europa: il posizionamento tra eccellenze e ritardi
Dove si colloca l’Italia rispetto agli altri Paesi UE?
Nel panorama europeo, l’Italia occupa una posizione marginale. Mentre Paesi come Norvegia, Germania e Francia guidano la transizione verso una mobilità più sostenibile, l’Italia fatica a tenere il passo. Le ragioni? Investimenti limitati, incertezze normative e una scarsa sensibilizzazione dei consumatori.
La recente proposta italiana di revisione delle normative europee, il cosiddetto “non-paper”, punta a introdurre una maggiore flessibilità nelle tappe verso la decarbonizzazione. Questa proposta, firmata insieme ad altri sei Paesi UE, evidenzia l’urgenza di anticipare le revisioni delle normative attese per il 2027 al 2025. Come sottolineato dal Ministro delle Imprese Adolfo Urso, queste misure mirano a ridurre le incertezze che attualmente frenano investimenti e innovazioni.
Tassazione green per le flotte aziendali: un modello da costruire
Quali proposte per incentivare la transizione?
Alla proposta di legge fatta dal Governo per una tassazione mirata alle flotte aziendali elettriche ed elettrificate, relativa alla riduzione delle imposte sui benefit delle auto aziendali uso promiscuo, per chi adotta veicoli a zero emissioni si affiancano le proposte dell’Unrae relativamente ai crediti d’imposta per l’installazione di infrastrutture di ricarica dedicate e agli incentivi stabili e continuativi per sostenere l’acquisto di veicoli elettrici.
Questo settore rappresenta un potenziale volano per la diffusione della mobilità sostenibile, ma richiede politiche fiscali che rendano le opzioni green più competitive rispetto ai veicoli tradizionali.
Queste misure, afferma Crisci, non solo favorirebbero una transizione più rapida, ma garantirebbero anche una maggiore competitività del sistema Italia nel contesto europeo.
Nuovo Codice della Strada: le novità dal Ministero
Quali cambiamenti attendono gli automobilisti?
Il Ministro Matteo Salvini ha recentemente presentato le modifiche al Codice della Strada, con l’obiettivo di rafforzare la sicurezza stradale e promuovere una mobilità più sostenibile. Tra le principali novità figurano:
- Maggiori restrizioni per l’uso del cellulare alla guida.
- Incremento delle sanzioni per eccesso di velocità e guida in stato di ebbrezza.
- Introduzione di agevolazioni per chi utilizza veicoli elettrici, come accesso facilitato alle ZTL e sconti sui pedaggi autostradali.
Crisci ha accolto positivamente le modifiche, sottolineando l’importanza di un quadro normativo chiaro e orientato al futuro. Tuttavia, rimangono alcune criticità, come l’esigenza di un maggior coordinamento tra governo centrale e amministrazioni locali per garantire un’applicazione uniforme delle nuove regole.
Uno sguardo al futuro: strategie e sfide
L’intervista con Michele Crisci si conclude con una riflessione sulle prospettive del mercato automotive italiano. Nonostante le difficoltà, l’UNRAE rimane ottimista. La transizione ecologica, se accompagnata da politiche mirate e investimenti adeguati, può rappresentare un’opportunità unica per rilanciare il settore e consolidare il ruolo dell’Italia nel contesto europeo.
“Lavoriamo per un mercato più sostenibile, competitivo e innovativo. Il futuro della mobilità è elettrico e/o comunque a emissioni zero, ma dobbiamo assicurarci che sia accessibile a tutti, aziende e consumatori”, conclude Crisci.