La convergenza degli pneumatici è un’operazione essenziale da effettuare per una corretta manutenzione della nostra auto. Una cattiva manutenzione della strada, come un tratto sterrato o una zona in cui l’asfalto è rovinato, buche o anche un piccolo colpo contro il bordo del marciapiede, infatti, è sufficiente per compromettere il perfetto equilibrio delle nostre gomme e questo si trasforma in un difetto che mette a repentaglio la nostra sicurezza in strada ma anche il nostro comfort durante la guida poichè si ripercuote su una corretta tenuta del veicolo su strada. Ma se da un lato sappiamo quanto sia importante effettuarla, dall’altro non è sempre chiaro quando farla, se sia possibile effettuarla per conto proprio oppure cosa sia. Vediamo di capirci qualcosa in più, analizzando i tre tipi di convergenza sbagliata delle nostre gomme e i dubbi a cui abbiamo appena accennato.
Cos’è la convergenza
Gli pneumatici possono essere di diverso tipo, tubeless o classici, vanno sostituiti in inverno o estate e in più, è necessario anche procedere con questo controllo. Con “convergenza degli pneumatici” si intende una manutenzione che consiste in una regolazione meccanica degli stessi perchè l’usura degli assi, anteriore e posteriore, sia uniforme. Questo è importante per:
- una guida confortevole e sicura;
- stabilizzare la direzione rettilinea;
- mantenere una buona tenuta di strada del veicolo al momento della guida.
Appare chiaro che si tratta di una manovra che non può essere effettuata da sè, in quanto è necessario l’utilizzo di macchinari specifici e una grande esperienza nel controllo e nella relativa conoscenza degli pneumatici, poichè questi devono rispecchiare i valori forniti dalla Casa.
Il gommista deve stabilire i valori esatti della convergenza degli pneumatici – e può farlo in millimetri, gradi angolari e minuti primi – ruotando le testine presenti nella scatola dello sterzo a seconda dei valori da impostare alle ruote.
Ci sono diversi tipi di convergenza, come per esempio la divergenza, che ne è l’esatto opposto, che possono essere diagnosticate dal gommista di fiducia e poi risolte grazie a un sapiente uso dei macchinari. Questo è il caso dell’apparecchio per l’assetto delle ruote, in grado di rilevare le misure geometriche con precisione che denotano se c’è stata una deformazione delle parti meccaniche che fanno parte del sottoscocca: ammortizzatori, telaio della vettura, braccetti sterzo e i bracci oscillanti. Una volta risolti gli eventuali problemi, avremo fra le nostre mani un’auto di nuovo efficiente e che consuma di meno gli pneumatici.
I diversi tipi di usura delle gomme della vettura possono essere i seguenti:
- convergenza positiva degli pneumatici: avviene quando questi sono inclinati verso l’interno;
- divergenza, anche nota come “divergenza negativa”: in questo caso, gli pneumatici appaiono aperti in avanti;
- covergenza nulla: in questo caso, gli pneumatici appaiono paralleli fra loro.
Quando fare il controllo
Ogni automobilista sa che le manutenzioni da fare alla propria vettura sono periodiche ed è bene non rimandarle eccessivamente per evitare problemi e anche costi maggiori, dovuti a interventi maggiori da effettuare per rimettersi in strada con un veicolo in ottimo stato, sicuro e piacevole alla guida.
Nel caso della convergenza, tuttavia, non abbiamo un esatto periodo in cui andrebbe controllata, poichè questo dipende da fattori molto diversi fra loro. La convergenza, infatti, può essere sballata a seconda delle eventuali buche da affrontare, da un urto, dai chilometri percorsi in auto e soprattutto da dove questi chilometri vengono macinati. La stessa distanza percorsa su un’autostrada è ovviamente diversa da quella che può venire fatta su una strada malridotta, sterrata o costellata di buche.
Possiamo dire, quindi, che è bene controllare la convergenza dei propri pneumatici, di cui si può evincere la reale età con qualche accorgimento, nel caso in cui:
- si verificasse un’usura anomala degli pneumatici, più da un lato oppure eccessiva;
- il battistrada dovesse apparire diverso da una parte rispetto all’altra, come per esempio se lo trovassimo tagliente da un lato e liscio da quello opposto;
- il volante dovesse vibrare o essere fuori dal centro quando si guida lungo un tratto di strada rettilineo;
- l’auto dovesse tirare più verso destra oppure sinistra.
Il nostro consiglio, è quello di fare effettuare comunque il controllo della convergenza degli pneumatici quando le gomme vengono cambiate, quindi una volta che si sono percorsi i 60.000 chilometri oppure ogni sei anni.
Costo
Come abbiamo già detto, la convergenza è un controllo importante da effettuare e che non può prescindere da un professionista e il suo costo varia a seconda dei macchinari utilizzati e degli eventuali problemi da diagnosticare e risolvere. La buona notizia, tuttavia, è che si tratta, di norma, di un intervento che dura pochi minuti e di conseguenza il prezzo è contenuto.
Di media, in Italia, la convergenza ha un costo di media che si attesta intorno a 20-30 euro per quanto riguarda l’asse anteriore e 15-20 per quello posteriore. A questo, tuttavia, potrebbe aggiungersi un piccolo sovrapprezzo nel caso in cui l’auto fosse dotata di quattro ruote motrici ma comunque rimarrebbe un aumento non elevato.