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Crisi auto, Ministro Urso: “Il Green Deal è una follia”

Il mercato dell’auto è in crisi e questo sta avendo una ricaduta a cascata anche su altri settori strettamente collegati. Trovare una causa è sempre complicato. Sicuramente un grande impatto l’ha avuta la pandemia, i dati sono chiari, il mercato ha un grosso segno meno se confrontato con quello che accadeva prima dell’arrivo del Covid. Il lockdown ha portato inevitabilmente ad un innalzamento dei prezzi delle materie prime (in questo stanno giocando un ruolo anche le varie guerre) e anche banalmente, un certo impoverimento della clientela.

Come se non bastasse, a tutto questo si è unita la famosa transizione ecologica che è in atto nel mondo dell’auto. In particolare tutti i Costruttori si stanno muovendo per modificare completamente la propria offerta commerciale con vetture ad emissioni zero. Si sta puntando sull’elettrico, ma qualche Marchio si è già lanciato anche con l’idrogeno e altri carburanti alternativi. Questo naturalmente ha un effetto domino a dir poco devastante.

Le richieste di Urso

I costi di sviluppo sono esosi e portano le Case costruttrici ad alzare i prezzi delle proprie auto per rientrare delle spese effettuate, ma questo porta la clientela a frenare sull’acquisto di nuove vetture. Come se non bastasse poi c’è una certa diffidenza nel nostro Paese nei confronti delle auto elettriche che pesa e si riflette nei dati di vendita. A partire dal 2025 l’Europa impone determinati standard di emissioni tra le auto vendute dai vari Costruttori e questo potrebbe costringere le varie Aziende a vendere meno auto endotermiche mandando ancora più in crisi il settore.

A denunciare la cosa ci ha pensato il ministro Adolfo Urso, che all’assemblea dell’Anfia ha affermato: “L’UE obbliga le industrie a produrre e vendere meno auto endotermiche. Proprio per questo stanno chiudendo gli stabilimenti, mandando in cassa integrazione e licenziando gli operai. Questa è la follia del Green Deal”. Parole di fuoco che mettono al centro del dibattito pubblico nuovamente la questione delle auto ad emissioni zero, che secondo l’Europa dovranno avere il monopolio del mercato entro il 2035.

Cosa ci aspetta nel prossimo futuro

Urso non rinnega l’obiettivo di arrivare al 2035 con il 100% di auto ad emissioni zero vendute, solo che allo stesso tempo invita l’Europa a riflettere se sia il caso o meno di imporre multe a quei Costruttori che ancora producono vetture endotermiche, che al momento trovano ancora il favore del pubblico. La paura è che nel frattempo possa esserci una vera e propria ecatombe di Marchi chiusi per fallimento e operai lasciati per strada, senza alcun lavoro.

Per il prossimo 17 dicembre è previsto un tavolo al Mimit dove Urso si auspica di trovarsi per le mani un piano di Stellantis (fresca dell’addio di Tavares) capace di garantire risorse importanti per l’Italia. L’obiettivo del ministro è giungere entro il 2030 ad un milione di veicoli prodotti sul nostro territorio. Inoltre si chiede ad Elkann di andare in Parlamento per illustrare il piano presentato al Governo. Anche il partito popolare europeo sembra convergere su molte richieste fatte dall’Italia all’Europa. Inoltre c’è l’intenzione di includere anche i biocarburanti nella transizione. Insomma la situazione è in divenire e potrebbe arrivare una svolta da un momento all’altro.

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