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I trucchi per eliminare i piccoli graffi dall’auto

Nelle caotiche città nostrane è molto facile ritrovarsi, già dopo pochi mesi, a bordo di vetture con rigature e segni di abrasione. L’esposizione agli agenti atmosferici e a lavaggi aggressivi fa emergere i piccoli graffi superficiali che spesso rovinano la linea della nostra amata automobile. La scelta più semplice sarebbe quella di prenotare una visita dal carrozzerie e sborsare, regolarmente, una discreta somma ma vi sono strategie alternative che possono risultare anche piuttosto divertenti.

Andremo ad analizzare le diverse soluzioni, a partire dalla lucidatura dei piccoli segni con il dentifricio sino alle operazioni più complesse se la vernice è compromessa in profondità. Bisogna tener presente che anche la carrozzeria più solida può andare incontro, con il tempo, a segni di usura. Per questo vi consigliamo di coprire la vettura con un telo. Prevenire il sorgere dei problemi è essenziale per evitare guai, tuttavia servono attenzioni particolari per non dover correre ai ripari quando è già troppo tardi. Basta la banale apertura di uno sportello in maniera inavvertita per ritrovarsi la carrozzeria rovinata. In altri casi non si possono evitare i graffi, specialmente quando si affrontano terreni accidentati e basta del pietrisco raccolto in corsa per creare dei danni alla vernice.

Graffi superficiali: l’antico metodo del dentifricio

Sin da quando è stato inventato il dentifricio gli automobilisti favorevoli al fai da te si sono cimentati in una pratica che può funzionare solo per i graffi superficiali. Prima di tutto occorre effettuare un accurato lavaggio della vettura. In questo modo emergeranno subito i graffi presenti e potrete capire quali prodotti specifici usare, senza creare ulteriori lesioni alla carrozzeria. Una volta che avrete percepito, delicatamente, con un’unghia il segno, potrete accertarvi se si tratti di un problema lieve, risolvibile con del dentifricio.

Nel caso vi trovaste sulla carrozzeria un graffio leggero, assicuratevi, di applicare il dentifricio, solo dopo aver pulito la zona. In caso di passaggio di detriti e sporco sulla vernice il risultato sarebbe peggiorativo. Occorre applicare una quantità di dentifricio pari a circa un quarto di tubetto su un asciugamano in microfibra appena inumidito. Tutto dipende dall’estensione del graffio, ma la sola garanzia è relativa alla tipologia di pasta per i denti da usare. Sebbene vadano bene tutti i dentifrici, vi suggeriamo di impiegare, con una pressione moderata, uno sbiancante. Il movimento sull’area deve risultare circolare. Una volta ultimata l’operazione, rimuovete il dentifricio in eccesso e qualora risultasse necessario potrete ripetere l’operazione un paio di volte sino al raggiungimento del risultato. Non superate le tre applicazioni perché potreste rovinare il rivestimento trasparente della vernice dell’auto.

Graffi medi: l’utilizzo della pasta levagraffi

In caso di scalfittura più profonda occorre intervenire con un approccio diverso, utilizzando una pasta abrasiva specifica. Ci riferiamo a quei graffi che ancora non intaccano la vernice sottostante. Dopo aver eseguito il lavaggio a mano e fatto risplendere la zona della carrozzeria trattata, andremo ad applicare dei prodotti appositi che troverete in negozi specializzati. Si vendono anche dei kit pronti all’uso con una pasta abrasiva e un tampone per l’applicazione. In caso contrario, potrete usare un comune asciugamano in microfibra pulito.

Una volta spalmata la pasta abrasiva sul panno o sul tampone occorre applicare il prodotto sulla zona da trattare. A quel punto vi tocca strofinare la carrozzeria, applicando una pressione moderata, stando attenti a eseguire movimenti, in modo alternato, circolari o rettilinei. Una volta ultimata la lucidatura, usate un altro panno in microfibra pulito per eliminare il prodotto in eccesso prima che questo si secchi sulla carrozzeria, come è sancito nelle istruzione della pasta. Anche in questo caso potrete ripetere la lucidatura da 2 a 3 volte massimo, sempre seguendo le avvertenze del prodotto, evitando di passare troppe volte la sostanza per non danneggiare lo stato trasparente.

Graffi profondi: il necessario ritocco con la vernice

Nel caso in cui il danno alla carrozzeria dovesse risultare molto profondo c’è bisogno di un ritocco più lungo e complesso. Il primo step è sempre quello di una pulizia profonda dell’auto. Una volta asciugata la vettura, bisogna carteggiare l’area rovinata per rimuovere gli strati superiori di vernice. Per farlo dovrete avvolgere un foglio di carta vetrata a umido/asciutto con grana 2000 intorno a un supporto. C’è chi preferisce avere la carta abrasiva tra le mani, ma quello che conta è che alla fine l’operazione avvenga con una pressione conforme.

Ricordatevi di bagnare bene la carta e la parte di carrozzeria trattata. Iniziate a levigare l’area graffiata con movimenti nella direzione del graffio. La strofinata deve essere eseguita per 10-15 secondi alla volta, quindi controllate l’area per vedere se vi sono progressi o occorre andare più in profondità. Per valutare in modo progressivo l’evoluzione dell’operazione conviene risciacquare l’area con acqua e asciugare con un panno in microfibra pulito. Potrete usare carta vetrata a grana 1500 per livellare la superficie, quindi carta vetrata a grana 2000 per eliminare tutti i graffi provocati dalla carta stessa.

Come verniciare la zona della carrozzeria graffiata

Una volta terminata, correttamente, l’operazione occorre proteggere le aree che non vanno riverniciate. Vi basterà il classico nastro di carta gialla per definire bene il perimetro. A quel punto potrete cominciare a verniciare la carrozzeria carteggiata, risciacquata e asciutta, passando anche uno sgrassante per far si che la verniciatura aderisca in modo ideale. Occorre optare per un primer carteggiabile in bomboletta spray del medesimo colore della vettura. I kit hanno un costo medio di 30 euro. La cosa migliore è spruzzare la verniciatura con una pistola, proprio per evitare guai.

Il movimento deve essere eseguito in modo rapido e preciso, muovendo la bomboletta a desta e sinistra, evitando il movimento a ventaglio. Evitate di tener premuto fisso l’ugello della bomboletta durante la passata, sollevate il dito a fine passata e pigiate di nuovo l’ugello quando cominciate la passata in senso contrario, altrimenti si potrebbe rischiare un doppio strato di vernice a causa dell’inversione. Prima di effettuare l’operazione vi consigliamo di allenarvi su un cartone. Dopo una prima passata attendete dai 5 ai 10 minuti prima di spruzzare lo strato successivo. Quando anche il terzo strato di primer è completamente asciutto, allora potrete procedere alla verniciatura dopo altri 10 minuti.

Lucidatura e controlli finali

Una volta passata la carteggiatura per rendere perfettamente liscia la vernice occorre applicare le due mani di trasparente. Lasciate asciugare bene la vernice prima di procedere con il trasparente poiché, se la vernice non è bene asciutta potrebbe scioglierla. Vi suggeriamo di scegliere un colore identico alla vernice della carrozzeria, altrimenti il risultato finale, anche se ben eseguito, non sarà all’altezza delle vostre aspettative. Il codice del colore della vostra auto lo troverete su una etichetta nel bagagliaio, oppure nel vano motore.

Una volta ultimata la verniciatura, occorre stendere sulla riparazione effettuata uno strato di cera di alta qualità per sigillare la nuova vernice. Mettete la cera sul tampone o sul panno e distribuitela in modo uniforme con movimenti circolari e con una pressione media sul tampone. L’opera sarà completa e finalmente potrete tornare ad ammirare con piacere l’auto da ogni angolazione.

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