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Il mezzo blindato per l’Esercito Italiano con una potenza di 720 CV

Sono tempi complessi e l’evoluzione del mercato è figlio dell’incertezza che regna sovrana da quando l’Esercito russo ha invaso l’Ucraina. Il conflitto ha portato alla seconda peggior emergenza umanitaria in Europa dal secondo dopoguerra. Milioni di persone non hanno avuto più accesso all’acqua potabile e gli ucraini che hanno potuto sono emigrati altrove. La situazione geopolitica continua ad essere molto delicata, a oltre tre anni dallo scoppio della guerra, e il nostro Governo sta prendendo delle iniziative per prepararsi a ogni evenienza.

Il Consorzio Iveco – Oto Melara (CIO) ha stipulato un contratto con la Direzione Armamenti Terrestri (DAT) del Ministero della Difesa italiano per la fornitura di 76 VBM Plus, 60 in versione Combat e 16 in versione Anticarro. I veicoli di supporto al combattimento sono di primaria importanza in questo periodo di incertezza. Il contratto rientra nella fornitura in corso (“Fase 2”) di Veicoli Blindati Medi alla Seconda Brigata Media dell’Esercito Italiano e contiene anche un aggiornamento alla versione “PLUS” per la piattaforma VBM, oltre a un supporto logistico integrato a lungo termine per tutte le piattaforme acquistate.

L’upgrade dei VBM Combat e Anticarro in versione “PLUS”

Oltre a veicoli di soccorso e recupero “10×10”, è di primaria importanza anche la logistica tra le diverse piattaforme tattiche in servizio. I mezzi blindati sono studiati nei minimi dettagli in termini di mobilità e protezione. Sono state fatte importanti modifiche con aggiornamenti della tecnologia common rail per il motore, facendo passare la potenza da 550 CV a 720 CV. Un sistema pronto per la futura trazione ibrido-elettrica.

Inoltre, è stata creata una carena di nuova generazione, grazie al know-how acquisito con le piattaforme Centauro II e VBM. Sono stati fatti anche degli aggiornamenti alla trasmissione e alle sospensioni con un netto miglioramento della mobilità. Le novità permetteranno un incremento della protezione balistica e anti-mina. Il veicolo presenterà la tecnologia Galileo PRS sviluppata in Italia nell’ambito del sistema di navigazione satellitare sicuro dell’Unione Europea. Il VBM godrà di un ricevitore satellitare di nuova generazione, il primo in assoluto che potrà ricevere servizi sicuri di navigazione satellitare sia dal sistema GPS statunitense che dal sistema europeo Galileo PRS.

La nuova torretta tattica

È stato lanciato un nuovo armamento X-GUN da 30mm di Leonardo in grado di sfruttare tutti i tipi di munizionamento dal 30mmx173 agli standard NATO, incluso il nuovo munizionamento ABM (Air Burst Munition) concepito anche all’impiego anti-drone. Sono stati introdotti dei componenti elettronici all’avanguardia conformi al nuovo standard NGVA (Nato Generic Vehicle Architecture) e capaci di interfacciarsi con le nuove optroniche digitalizzate di puntamento e ricerca “Janus D” e “Lothar SD”.

La nuova torretta permetterà un livello di protezione balistica per l’equipaggio e un sistema anti-mina aumentato rispetto alla precedente generazione. Prevista anche la fornitura del nuovo interfono digitale e di un sistema CIS aggiornato che consentirà l’utilizzo della radio a quattro canali SDR VQ1 e del nuovo sistema di Comando e Controllo, battezzato C2D/N Evo, entrambi di Leonardo. Il VBM PLUS garantirà una maggiore mobilità, protezione, letalità e C4I integrato, dando la possibilità all’Esercito Italiano di affrontare le sfide dei prossimi anni con un mezzo innovativo, integrato nell’architettura net-centrica del campo di battaglia digitale.

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