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Il segreto per capire la vera età degli pneumatici

Quando si tratta di scegliere pneumatici per la propria auto, la loro età rappresenta un elemento fondamentale. Per fortuna che esiste un metodo facile a stabilirlo: il codice DOT stampato su ciascuna gomma. Il Department of Transport è facile da individuare, e anche essenziale al fine di comprendere se il prodotto è recente e in buone condizioni oppure potrebbe aver perso parte della sua efficienza a causa dell’invecchiamento. Nel corso dei prossimi paragrafi scopriremo dove trovare il DOT, come leggerlo e perché bisogna prestarci attenzione.

Dove trovarlo e come interpretarlo

Il codice DOT si trova stampato sul fianco dello pneumatico, rendendo facile individuarlo anche ai non esperti. Consta in una serie di quattro cifre, riferite alla data di produzione: le prime due indicano la settimana, le ultime due l’anno. Ad esempio, se leggiamo “DOT 2218”, significa che è stato realizzato la ventiduesima settimana dell’anno, nel 2018. Dunque, intorno al mese di maggio.

Semplice e chiaro, permette a chiunque di controllare l’età del set di gomme e determinare la convenienza di acquistare o val la pena cercare alternative più recenti. Qualora il venditore eviti di specificarlo, è bene diffidare o chiedere di verificare il codice sul fianco prima di concludere l’affare.

Le opzioni in commercio non mancano affatto ed è buona cosa dedicare il tempo necessario alla selezione, senza lasciarsi attrarre solo da un prezzo, nel momento in cui il resto delle condizioni invitano a stare alla larga.

Perché l’età delle gomme è importante

Anche se gli pneumatici non sono mai stati utilizzati, l’invecchiamento naturale influisce comunque sulla qualità. Nel tempo, tendono a perdere elasticità e a indurirsi, perdendo, dunque, la capacità di aderire in maniera efficace alla strada. Ecco perché è consigliabile sceglierne prodotti entro un anno dalla data di acquisto.

Selezionare un paio con oltre due anni comporta dei grossi rischi in termini di sicurezza. E, come ben sanno i conducenti giudiziosi, nessuna logica di risparmio può giustificare azioni in grado di porre a repentaglio la propria incolumità e quella degli altri utenti della strada.

L’elasticità consiste in uno dei fattori chiave, aventi un impatto diretto sul rendimento della gomma: una maggiore morbidezza e flessibilità assicura una migliore aderenza alla strada, migliorando la tenuta. Con il passare del tempo, pure i kit mai adoperati cominciano a perdere elasticità e a indurirsi.

Perché la cura è essenziale

In aggiunta all’età, pure le condizioni di conservazione incidono sulle performance. Lontano da fonti di calore, umidità e sbalzi termici, tendono a mantenere meglio le caratteristiche, sebbene non siano di produzione recentissima. Al contrario, in ambienti inadatti, tipo magazzini con variazioni climatiche marcate o umidità, subiscono dei deterioramenti.

Temperature estreme sono alquanto deleterie: alte, tendono a dilatare il materiale della gomma, basse lo restringono. Se ripetuto nel tempo, il cambiamento dimensionale può alterare la struttura, causa di microlesioni invisibili a occhio nudo compromettenti la tenuta. Inoltre, rischia di condurre a modifiche del battistrada: lasciato nella stessa posizione a lungo, possono crearsi punti di pressioni eccessivi che lo deformano, riducendo le performance e la sicurezza stradale.

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