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Pneumatici tubeless, cosa sono e come funzionano

Gli pneumatici tubeless rappresentano un’importante innovazione nel mondo delle biciclette, delle moto e delle automobili, grazie alla loro capacità di offrire prestazioni superiori rispetto a quelli tradizionali. Ma come funzionano esattamente? La chiave sta nella loro struttura, che permette di eliminare la camera d’aria, creando una chiusura ermetica tra il cerchio e lo pneumatico stesso.

Questo design non solo riduce il rischio di forature improvvise, ma garantisce una guida più sicura e confortevole, oltre a migliorare l’efficienza energetica. Scopriremo come funziona questa tecnologia, i vantaggi che offre, e le applicazioni che la stanno rendendo sempre più popolare.

Differenze tra pneumatici tubeless e tradizionali

Gli pneumatici tubeless differiscono da quelli tradizionali principalmente per l’assenza della camera d’aria, che è sostituita da un sistema a tenuta stagna tra la gomma e il cerchio. I primi hanno una struttura unica che è più rigida e resistente rispetto a quelli tradizionali, con un tallone (la parte che si inserisce nel cerchio) progettato specificamente per creare una tenuta ermetica. Non è il caso delle auto ma, ad esempio, per i veicoli a due ruote si usa un liquido sigillante, che in caso di foratura si solidifica e ostruisce il foro, mantenendo la pressione dell’aria.

Vantaggi e svantaggi di questi pneumatici

Questa tipologia di gomma presenta una serie di vantaggi e sono il motivo per cui ad oggi sono ampiamente utilizzati sulle vetture. In particolare:

  • maggiore resistenza alle forature: un tubeless riduce il rischio di foratura grazie alla sua resistenza, che è maggiore di uno pneumatico con camera d’aria. La “placcatura” della gomma sul cerchio svolge il ruolo di sigillare e immagazzinare l’aria nella stessa, con una valvola specifica chiamata valvola tubeless;
  • minor rischio di pizzicature: l’assenza della camera d’aria rende meno probabile che lo pneumatico si “pizzichi” su un ostacolo, causandone la rottura;
  • peso ridotto: in genere sono più leggeri, migliorando le prestazioni del veicolo, soprattutto in termini di accelerazione e maneggevolezza;
  • maggiore aderenza: la possibilità di gonfiare lo pneumatico a pressioni leggermente inferiori rispetto ai tradizionali può aumentare l’aderenza su strada, specialmente in curva;
  • minor resistenza al rotolamento: non esiste attrito tra lo pneumatico e la camera d’aria. Questo riduce significativamente la resistenza al rotolamento, che si traduce in un minor consumo di carburante e in una maggiore autonomia.

Di contro, però, non mancano gli svantaggi, che sono elencati di seguito:

  • costo più elevato: gli pneumatici hanno un costo superiore rispetto ai tradizionali;
  • difficoltà di riparazione: in caso di forature più grandi o tagli profondi, la riparazione può essere complessa e richiedere l’intervento di un professionista;
  • necessità di cerchi specifici: non tutti i cerchi sono compatibili con i tubeless. Quindi è fondamentale verificare questa compatibilità prima di effettuare il cambio;
  • manutenzione: non è il caso delle auto. Il sigillante va controllato periodicamente e rabboccato se necessario. Inoltre, la pressione delle gomme va verificata più frequentemente rispetto a quelle tradizionali;
  • rischio di cedimento improvviso: in rari casi, e soprattutto se lo pneumatico è molto usurato, si può verificare un cedimento improvviso dello stesso.

Quando conviene sceglierli

Non sempre conviene comprare questi particolari pneumatici per la propria auto. Infatti, ad esempio, possono tornare utili se si cerca una maggiore sicurezza. La resistenza alle forature è un vantaggio innegabile, soprattutto se si percorrono spesso strade sconnesse o se si è soggetti a frequenti forature.

Il minor peso, inoltre, può fare la differenza soprattutto per chi è in cerca delle prestazioni massime. Sotto un certo punto di vista, questi pneumatici possono risultare più economici in termini di manutenzione a lungo termine. Anche se l’investimento iniziale è maggiore, è possibile risparmiare sui costi di riparazione delle forature.

Al contrario, non sono convenienti se si ha a disposizione un budget limitato. Il costo iniziale è sicuramente più alto rispetto agli pneumatici tradizionali. Senza problemi di forature e se si percorrono pochi chilometri sono sufficienti gli pneumatici tradizionali con la camera d’aria all’interno. Per le auto, il costo di un treno di pneumatici tubeless varia molto a seconda del tipo di vettura. Le gomme per utilitarie o auto di medie dimensioni hanno un prezzo che parte da 250-350 euro per un set da quattro. Per veicoli sportivi, SUV o modelli di fascia alta, il prezzo può arrivare a 600-1.200 euro o più per prodotti di alta qualità.

Anche il liquido sigillante per riparare le forature deve essere scelto appositamente per questa tipologia di gomma. Infatti, quello per tubeless è una formulazione a base di lattice o polimeri sintetici, progettata per sigillare piccole perforazioni all’interno dello pneumatico. Questi composti sono viscosi e adesivizzati per aderire alle pareti interne e alla foratura, creando una barriera impermeabile all’aria. I prodotti per riparare forature tradizionali, invece, sono spesso a base di gomma o materiali simili, pensati per creare un tappo temporaneo nel foro della camera d’aria. In conclusione, gli pneumatici tubeless offrono numerosi vantaggi, ma è importante valutare attentamente le proprie esigenze e le caratteristiche del proprio veicolo prima di decidere se adottarli.

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