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Quali sono i casi in cui la mini sospensione della patente dura di più

La mini sospensione della patente di guida è una misura sanzionatoria introdotta nel Codice della Strada per rafforzare la sicurezza stradale attraverso interventi proporzionati alla gravità delle infrazioni commesse e al comportamento pregresso del conducente. Questa sanzione accessoria si applica in specifici casi di violazioni considerate pericolose.

Questo strumento, previsto dall’articolo 126 bis del Codice della Strada, si applica infatti a chi compie infrazioni gravi, ma la sua durata non è fissa e dipende da vari fattori oggettivi e soggettivi, primo fra tutti il numero di punti presenti sulla patente al momento della contestazione dell’infrazione.

Durata della mini sospensione in relazione al saldo punti

La durata della mini sospensione è strettamente correlata al saldo punti presente sulla patente al momento dell’infrazione:​ 7 giorni se il conducente dispone di un punteggio compreso tra 10 e 19 punti; 15 giorni se il saldo punti è inferiore a 10 punti.​

Questa modulazione della sanzione tiene conto del comportamento pregresso del conducente e penalizza gli automobilisti che hanno già accumulato decurtazioni.

Raddoppio della durata in caso di incidente

La normativa prevede il raddoppio della durata della mini sospensione nei casi in cui l’infrazione abbia causato un incidente stradale. Vale sia per gli incidenti che coinvolgono altri veicoli o persone, sia per quelli in cui l’automobilista perde il controllo dell’auto in autonomia, come nel caso di un’uscita di strada. L’assenza di altri coinvolti non esonera dall’aggravio della sanzione: ciò che conta è il fatto oggettivo che la guida pericolosa abbia causato un evento, anche se isolato.

In pratica una persona che ha 12 punti sulla patente e commette un’infrazione accompagnata da un incidente, anche lieve, non vedrà più applicata la sospensione di 7 giorni, ma subirà un fermo alla guida di 14 giorni. Se invece il suo saldo punti è inferiore a 10, la sospensione passerà da 15 a 30 giorni, raddoppiando la penalità prevista. Questa doppia soglia – saldo punti e incidentalità – rende il sistema più articolato e severo, perché unisce la valutazione del comportamento passato (attraverso i punti) con quella del danno effettivamente prodotto (con l’incidente).

Violazioni che comportano la mini sospensione

La mini sospensione si applica a specifiche violazioni del Codice della Strada, tra cui:​

  • mancato rispetto dei segnali di senso vietato;
  • violazione del divieto di sorpasso;
  • circolazione contromano;
  • mancata precedenza;
  • inosservanza delle segnalazioni semaforiche o degli agenti del traffico;
  • violazione delle norme relative ai passaggi a livello.

In aggiunta, il legislatore ha previsto altri casi in cui la durata della sospensione può essere estesa, anche al di là della mini sospensione. Ad esempio, per chi guida in stato di ebbrezza con un tasso superiore a 1,5 g/l e al volante di un’auto non propria, la durata della sospensione della patente viene raddoppiata rispetto al minimo previsto. In questo caso, il ragionamento è simile: il fatto che il veicolo sia di proprietà altrui aumenta il grado di responsabilità e aggrava la posizione del conducente.

Sospensione prolungata senza comunicazione dei dati

Un’altra situazione che può aggravare la posizione del conducente è il mancato rispetto dell’obbligo di comunicazione dei dati del conducente, richiesto quando l’infrazione è stata rilevata da dispositivi automatici. Se non si identifica il responsabile della guida al momento del fatto, la sanzione pecuniaria raddoppia ma se si tratta di una violazione che comporterebbe la mini sospensione, le autorità possono estendere la durata del provvedimento come risposta alla mancanza di collaborazione.

Procedura di applicazione della mini sospensione

Quando viene accertata una delle violazioni, gli organi di polizia procedono al ritiro immediato della patente. Al conducente viene rilasciato un permesso provvisorio per consentirgli di raggiungere il luogo di destinazione. In seguito la patente viene inviata all’Ufficio del Dipartimento per i trasporti terrestri competente che provvede all’annotazione della sospensione e alla conservazione del documento per tutta la durata della sanzione. Al termine del periodo di sospensione, la patente viene restituita al titolare.

Non va confusa la mini sospensione con il ritiro immediato della patente, che può avvenire, ad esempio, in caso di guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti. Il ritiro ha effetto immediato e viene deciso direttamente dall’agente accertatore. La mini sospensione segue una procedura notificata e differita, anche se in alcuni casi può essere anticipata nei fatti. Entrambe tolgono però al conducente il diritto alla guida per un periodo determinato.

Il momento della contestazione

Il criterio di riferimento per stabilire il saldo punti è quello del momento della contestazione. Non contano eventuali corsi di recupero svolti in seguito, né le decurtazioni avvenute in momenti successivi. La fotografia che determina la durata della sospensione è quella scattata dall’agente accertatore nell’esatto istante in cui viene redatto il verbale. Per questo motivo può accadere che due conducenti commettano la stessa infrazione ma ricevano una sanzione diversa, semplicemente perché uno aveva 11 punti e l’altro ne aveva 9.

L’obiettivo di questa norma è duplice: da una parte si vuole sanzionare con efficacia chi adotta condotte scorrette, dall’altra si intende prevenire situazioni di recidiva per scoraggiare comportamenti che si stanno consolidando nel tempo. Il sistema a punti, combinato con la mini sospensione, serve proprio a identificare i conducenti a rischio e a sottrarli temporaneamente dalla circolazione prima che provochino danni più gravi.

Tempi di notifica e l’effetto del provvedimento

Sebbene la mini sospensione sia pensata come misura veloce, la sua applicazione avviene solo dopo la notifica formale all’interessato. L’avviso può essere consegnato durante il controllo oppure recapitato in seguito. In ogni caso, la sospensione decorre dal giorno stabilito dalla comunicazione ufficiale e non dalla data dell’infrazione. Va da sé come sia importante non mettersi alla guida nei giorni indicati, anche se non si è d’accordo con la sanzione.

Recupero dei punti e comportamenti virtuosi

Il sistema della patente a punti prevede meccanismi di recupero per i conducenti che mantengono una condotta virtuosa. Più esattamente è prevista l’attribuzione di 2 punti: per i titolari di patente con almeno 20 punti, la mancanza di violazioni per un periodo di due anni comporta credito di 2 punti, fino a un massimo di 10 punti. Scatta poi il riaccredito del punteggio iniziale per i conducenti che hanno meno di 20 punti, l’assenza di infrazioni per due anni consente di riacquistare il punteggio iniziale di 20 punti.​

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