Nelle nostre strade, e in quelle degli altri Paesi europei, il numero di automobili cinesi sta aumentando sempre di più: numeri alla mano, si può parlare di un vero e proprio boom di importazioni di vetture ibride da Pechino. Come mai? La spiegazione di questo fenomeno è alquanto semplice: i dazi imposti dall’Unione Europea sulle importazioni di automobili, che sono entrati in vigore a partire dalla fine dello scorso mese di ottobre, non riguardano le automobili ibride ma solamente i modelli elettrici.
Auto ibride importante dalla Cina: i dati
I dati della China Passenger Car Association raccontato che nei mesi che hanno preceduto l’entrata in vigore dei dazi, nel periodo che va dall’1 luglio al 30 settembre, le esportazioni di auto ibride sono addirittura triplicate rispetto allo al primo trimestre dell’anno: la percentuale di auto ibride che sono state importante in Unione Europea dalla Cine sono passate dal 9% del primo trimestre (dall’1 gennaio al 31 marzo) al 18% del terzo trimestre (dall’1 luglio al 30 settembre).
I dati delle esportazioni dalla Cina del trimestre luglio-ottobre dimostrano una netta inversione di tendenza rispetto alla prima parte dell’anno, quando il trend era ben diverso e le esportazioni di automobili ibride erano in calo.
Allo stesso tempo, i dati delle impostazioni di automobili elettriche nello stesso periodo sono calati, passando dal 62% del primo trimestre al 58% del terzo trimestre. In questo caso, proprio per via dei nuovi dazi imposti dall’Unione Europea che sono entrati in vigore a fine ottobre, secondo gli analisti a continuare sarà il trend negativo e il numero di modelli di vetture BEV che partiranno dalla Cina per arrivare all’interno dei confini della UE diminuirà sempre di più.
Auto ibride plug-in cinese: il prezzo concorrenziale fa aumentare le importazioni
A favorire la crescita delle importazioni dei modelli ibridi in Europa sono i prezzi altamente concorrenziali della vetture cinesi. “Quello delle plug-in è un settore che può crescere molto, anche grazie alle proposte più economiche che possono arrivare dalle Case cinesi”, ha spiegato Yale Zhang, il direttore di Automotive Foresight. Dalla Geely Auto Group, in un’intervista rilasciata alla Reuters, hanno aggiunto: “L’introduzione di nuovi modelli ibridi elettrificati è in linea con le richieste dei clienti e con i trend di acquisto degli ultimi mesi“.
Per fare un esempio, la BYD Seal U DM-i, l’auto ibrida plug-in di maggiore successa della casa automobilistica, ha un prezzo di listino di 39.800 euro. Un prezzo certamente inferiore (e non di poco) rispetto a quello di vetture concorrenti di case automobilistiche europee, giapponesi o americane. La Wolkswagen Tiguan e-Hybrid ha un prezzo di partenza è intorno ai 49.000 euro, circa 10.000 euro in più. La Cupra Formentor invece ha un prezzo di partenza di 46.500, la Jeep Renegade costa invece 43.400 euro.
Auto ibride importate dalla Cina in Italia: il dato
I dati che abbiamo riportato nei paragrafi precedenti sull’importazione di auto ibride dalla Cina riguardano l’Unione Europa in generale. Ma quante sono quelle che arrivano in Italia? Nel nostro Paese la quota di mercato delle vetture ibride importante da Pechino è del 3,1%, inferiore rispetto alla media europea.