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Sospensione breve della patente: una misura per pochi, ma poco incisiva

La riforma del Codice della Strada ha introdotto la sospensione breve della patente, una nuova sanzione accessoria che colpisce le trasgressioni degli automobilisti. La misura si applica solo in casi molto specifici. Secondo i dati ufficiali del Ministero delle Infrastrutture, al 20 novembre 2024, solo il 2,1% delle patenti attive in Italia rientra nelle condizioni necessarie per l’applicazione di questa sanzione.

Sospensione breve della patente, come funziona

La sospensione breve è riservata a chi ha meno di 20 punti sulla patente al momento dell’infrazione. La durata della sospensione varia in base al numero di punti residui: 7 giorni per chi possiede tra 10 e 19 punti, mentre sale a 15 giorni per chi ha meno di 10 punti. In caso di incidente stradale provocato dall’infrazione, la durata della sospensione viene raddoppiata, raggiungendo rispettivamente 14 giorni e 30 giorni.

Un aspetto centrale della norma è la modalità di contestazione. La sospensione breve si applica solo se l’infrazione viene contestata su strada e il conducente è identificato immediatamente dagli agenti. In caso di contestazione differita, come per esempio nelle multe inviate tramite strumenti elettronici come l’autovelox, anche se il conducente è successivamente identificato, la sospensione breve non può essere applicata. Questo limite restringe il numero di casi in cui la sanzione può essere effettivamente utilizzata.

La sospensione breve potrebbe rivelarsi efficace per i conducenti recidivi ovvero coloro che accumulano più infrazioni in un breve periodo. Per queste categorie di automobilisti, la sospensione della patente, anche per pochi giorni, potrebbe rappresentare un deterrente immediato e più incisivo rispetto alla semplice decurtazione dei punti o al pagamento di una multa.

Quali infrazione comportano la sospensione breve della patente

Le infrazioni che possono portare alla sospensione breve sono i comportamenti considerati pericolosi, come il passaggio con semaforo rosso, la guida contromano, il sorpasso vietato, il mancato rispetto dell’alt imposto dagli agenti e l’uso del cellulare durante la guida. Anche la mancata precedenza e l’omesso utilizzo di cinture di sicurezza o casco rientrano tra le violazioni punibili con questa misura.

L’introduzione della sospensione breve nasce con l’obiettivo di rendere più immediata e percepibile la punizione per le infrazioni gravi per rafforzare l’efficacia preventiva delle norme stradali. Nel dibattito in corso, le condizioni molto restrittive per la sua applicazione sollevano interrogativi sulla capacità della misura di incidere sui comportamenti alla guida.

Secondo le statistiche, il numero di conducenti con meno di 20 punti sulla patente è una minoranza: circa 824.380 patenti su un totale di oltre 39 milioni. L’obbligo della contestazione immediata riduce i casi applicabili, limitando la portata della norma.

A ogni modo, la sospensione breve viene proposta dal legislatore non come una misura isolata, ma come parte di un sistema integrato di sanzioni che comprende la decurtazione dei punti, le multe e, nei casi più gravi, la revoca della patente. Una combinazione di queste misure potrebbe garantire un approccio più completo alla sicurezza stradale e aumentare l’effetto deterrente e migliorando il rispetto delle regole.

Le incertezze sull’efficacia della norma

La possibilità di essere privati temporaneamente della patente, anche per comportamenti non necessariamente pericolosi (ad esempio, una mancata precedenza senza conseguenze), solleva interrogativi etici e giuridici che meritano un’ulteriore riflessione.

Alcune osservazioni sono state sollevate sull’efficacia deterrente della misura. Alcuni esperti di sicurezza stradale sottolineano che, sebbene la sospensione breve possa essere un elemento dissuasivo per i trasgressori abituali, il suo impatto sulla sicurezza stradale potrebbe risultare marginale. La maggior parte delle infrazioni viene rilevata tramite dispositivi elettronici, come autovelox e telecamere, strumenti che non permettono l’applicazione della sospensione breve.

D’altro canto, i sostenitori della norma evidenziano che la sospensione breve potrebbe funzionare come un segnale per quei conducenti che tendono a sottovalutare le regole del Codice della Strada. La sospensione immediata della patente, anche per un periodo limitato, potrebbe indurre maggiore consapevolezza e responsabilità nella guida, soprattutto tra i conducenti più giovani o meno esperti.

Un altro aspetto critico è rappresentato dalla gestione amministrativa della misura. Le forze dell’ordine dovranno essere formate per applicare la sanzione in modo uniforme e per gestire i ricorsi che potrebbero derivare da contestazioni immediate. E sarà necessario un sistema efficace per monitorare la durata della sospensione e garantire che i conducenti rispettino il divieto di guida.

Alcuni esperti hanno suggerito che la sospensione breve potrebbe essere ampliata per comprendere infrazioni più lievi ma ripetute. Ad esempio, un automobilista che viene multato più volte per eccesso di velocità entro un breve arco temporale potrebbe essere soggetto a questa sanzione, anche se il punteggio residuo sulla patente non scende sotto i 20 punti.

Il confronto con altre normative europee sulla sospensione della patente

La sospensione breve della patente è una novità nel panorama legislativo italiano, ma in altri Paesi europei esistono misure simili che puntano a garantire la sicurezza stradale. Ad esempio, in Germania, le infrazioni gravi comportano multe salate e la sospensione della patente per periodi che possono partire da un minimo di un mese. Il sistema tedesco si basa su una maggiore omogeneità nella contestazione, sia immediata sia differita, garantendo che la misura sia applicata a una fascia più ampia di conducenti.

Quale impatto sulle abitudini di guida

Le sanzioni che comprendono la sospensione breve potrebbero avere un impatto diretto sulle abitudini di guida, soprattutto tra i giovani. La possibilità di perdere la patente, anche per pochi giorni, potrebbe incentivare comportamenti più responsabili, come evitare l’uso del cellulare al volante o rispettare i limiti di velocità. Senza un’applicazione uniforme della norma, il suo effetto deterrente rischia di essere limitato.
La sospensione della patente, sebbene breve, potrebbe avere un impatto sproporzionato sui conducenti che vivono in aree rurali o scarsamente servite dai mezzi pubblici. In queste zone, la perdita temporanea della patente potrebbe ostacolare l’accesso al lavoro o ai servizi essenziali. Questo aspetto solleva interrogativi sull’equità della misura e sulla necessità di valutare le condizioni di applicazione caso per caso.

Una categoria particolarmente vulnerabile alla sospensione breve è quella dei conducenti professionali, come autisti di autobus, camionisti o tassisti. Per questi lavoratori, anche una sospensione di pochi giorni può comportare una perdita di reddito e compromettere la loro reputazione professionale. Alcuni sindacati hanno già espresso preoccupazione per l’impatto della misura su questi settori.

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